Dopo il successo del fine settimana inaugurale, in attesa di Carmen e del debutto stagionale di Nabucco, giovedì 23 giugno torna Aida di Verdi ∙ Daniel Oren dirige Orchestra e Coro della Fondazione Arena e il cast della prima, cui si aggiunge il Radamès di Yusif Eyvazov ∙ Con lui, Liudmyla Monastyrska nei panni della principessa etiope, Ekaterina Semenchuk, Ferruccio Furlanetto, Roman Burdenko, Sava Vemić, Carlo Bosi e Francesca Maionchi ∙ Nell’allestimento dorato e sontuoso di Franco Zeffirelli con i costumi di Anna Anni, è impegnato anche il Ballo nelle coreografie di Vladimir Vasiliev.
Opera regina dell’Arena, Aida affascina il pubblico dell’Anfiteatro sin dalla prima rappresentazione del 1913: giovedì 23 giugno torna per la sua recita numero 730 da allora (contando anche le due memorabili esecuzioni in forma di concerto che hanno inaugurato lo scorso Festival), la seconda della Stagione 2022. L’allestimento ripropone l’Egitto aureo e i multicolori tessuti preziosi immaginati da Franco Zeffirelli per l’Arena di Verona esattamente vent’anni fa con i costumi di Anna Anni.
Per l’occasione, è confermato il cast della prima, fra stelle conclamate e giovani di talento. Si cimenta nell’impegnativa parte della protagonista il soprano ucraino Liudmyla Monastyrska, che difende il suo amore per Radamès dalla gelosia della contendente principessa Amneris, interpretata dal mezzosoprano russo Ekaterina Semenchuk. Tornano anche il grande basso Ferruccio Furlanetto come Ramfis, il giovane Sava Vemić quale Re degli Egizi, il baritono Roman Burdenko come Amonasro, Re degli Etiopi e padre di Aida, Francesca Maionchi (Sacerdotessa) e Carlo Bosi (Messaggero). Al cast si aggiunge, per il proprio debutto stagionale, l’applaudito tenore azero Yusif Eyvazov nei panni del guerriero Radamès, combattuto fra il legame con la patria di cui guida l’esercito e l’amore per Aida, figlia del popolo nemico.
L’Orchestra della Fondazione Arena e il Coro preparato da Ulisse Trabacchin sono diretti da Daniel Oren. Oltre ai numerosi mimi e figuranti, il Ballo coordinato da Gaetano Petrosino è in scena con le coreografie originali di Vladimir Vasiliev, che vedono protagoniste le étoiles internazionali Ekaterina Oleynik e Fernando Montano, oltre ad Ana Sophia Scheller nel ruolo di Akmen, fatale spirito guida creato da Zeffirelli appositamente per questa produzione.
Solennità ed esotismo, trionfo e dramma dilaniante, toccante storia d’amore e gelosia, di vendetta e pentimento, messaggio di pace senza tempo: tutto ciò convive nella superba partitura di Verdi, che ricavò l’opera dal soggetto originale dell’egittologo Mariette, ed è realizzato con originalità nella visione di Franco Zeffirelli, che restituisce alla perfezione la doppia anima dell’opera più amata e rappresentata in Arena, in equilibrio fra intimismo e grandeur.
Repliche: 3, 8, 16, 24, 28 luglio (ore 21.00), 5, 21, 28 agosto e 4 settembre (ore 20.45)
Fondazione Arena di Verona desidera esprimere il proprio speciale ringraziamento a tutti gli sponsor che hanno confermato il loro prezioso contributo a sostegno della Fondazione e del suo prestigioso Festival. In primis Unicredit, da oltre 25 anni a fianco del nostro teatro, che si riconferma major partner del Festival e gestore della Biglietteria insieme a TicketOne. Un grande ringraziamento va ai partner Calzedonia, Pastificio Rana, Volkswagen Group Italia, DB BAHN, RTL 102.5 e una menzione speciale va anche a tutte le aziende, gli imprenditori, gli ordini professionali e le associazioni di categoria che hanno aderito alla campagna di fundraising 67 colonne per l’Arena di Verona 2022. Al suo primo anno, è stata insignita del 1° premio come miglior progetto di fundraising del 2021 nella VI Edizione del Concorso Art Bonus, indetto dal Ministero della Cultura. La cerimonia si è tenuta proprio nell’Anfiteatro veronese e ha ospitato tutti i finalisti del concorso nazionale.