Pesaro, Città creativa UNESCO per la Musica e Capitale italiana della Cultura 2024, e il Rossini Opera Festival parteciperanno alle celebrazioni per la Festa della Repubblica italiana 2022 che si terranno a Parigi mercoledì 8 giugno alle 18 nella sede dell’UNESCO, Agenzia delle Nazioni Unite che promuove la pace e la comprensione tra le nazioni attraverso l’istruzione, la scienza, la cultura, l’educazione e l’informazione. Presenti all’evento anche le Città creative UNESCO di Alba, Fabriano e Carrara.
Rappresenteranno Pesaro il Sindaco Matteo Ricci, il Sovrintendente del ROF Ernesto Palacio e il Direttore generale Cristian Della Chiara. Il Festival proporrà un recital rossiniano del quale sarà protagonista il tenore Pietro Adaíni, accompagnato dal pianista Rubén Sánchez-Vieco. In programma arie da Otello, La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia.
Per il ROF si tratta di un ritorno a Parigi. Il Festival presentò l’edizione del 2018 nella sede dell’UNESCO; nello stesso anno, il 14 novembre al Grand Amphithéâtre dell’Università della Sorbona, fu celebrato il 150° anniversario della morte di Rossini con l’esecuzione della Petite Messe Solennelle. L’edizione del 2019, proprio in occasione della Festa della Repubblica italiana, fu presentata nella sede dell’Istituto italiano di Cultura di Parigi.
Il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci presenta l’appuntamento: “Il legame tra Pesaro e Parigi è saldo e consolidato negli anni. Pesaro è città creativa UNESCO per la musica, e siamo molto felici di incontrare nuovamente qui gli amici di Alba, Carrara e Fabriano, a noi legati proprio tramite il network UNESCO. Questo è il primo appuntamento della grande attività promozionale della nostra città a livello internazionale in vista del 2024, quando Pesaro sarà Capitale italiana della Cultura e rappresenterà l’Italia nel mondo”.
Così il Sovrintendente del ROF Ernesto Palacio: “Torniamo con molto piacere nella sede dell’UNESCO, che opera attivamente per la diffusione della cultura come strumento di unione tra i popoli: un’attività quanto mai preziosa in questo periodo difficile. Con Parigi, poi, c’è un legame particolare, a cominciare dal fatto che Rossini passò gli ultimi anni della sua vita qui, nella villa di Passy. Di recente abbiamo tenuto diverse iniziative a Parigi e negli istituti italiani di Cultura in Francia, e ora che le restrizioni sanitarie sono in via di superamento siamo qui anche per rilanciare la nostra attività di diffusione della figura e delle opere di Gioachino Rossini nelle Ambasciate e negli Istituti italiani di Cultura di tutto il mondo”.