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Annunciata la stagione lirica e sinfonica 2022 e 23 del Teatro La Fenice

La Stagione Lirica e Balletto e la Stagione Sinfonica 2022-2023 della Fondazione Teatro La Fenice sono state presentate oggi, mercoledì 13 luglio 2022, dal sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina e dal direttore generale Andrea Erri. Così il Sovrintendente.

«Quattordici titoli d’opera, due di balletto e diciotto appuntamenti sinfonici per gli abbonamenti; oltre a tanta attività nel settore Educational per bambini ragazzi e famiglie, musica sul territorio e, in collaborazione con la Diocesi di Venezia, la novità di una rassegna di musica sacra nella nostra vicinissima chiesa di San Fantin – queste le parole del sovrintendente e direttore artisticoFortunato Ortombina –. Con attenzione ai giovani aumentiamo gli appuntamenti dedicati agli under 35, sia nella Sinfonica sia nella Lirica. Una stagione per far sentire la Fenice vicino alla gente di oggi e sempre più aperta a tutti. Questo il segnale che abbiamo sentito di dover dare a nove mesi da quando siamo tornati al 100% della capienza in sala. Nel 2023 inoltre sono programmati due tour, uno italiano e uno internazionale. Myung-Whun Chung inaugura entrambi i cartelloni di Lirica e Sinfonica».

Con Falstaff, titolo di inaugurazione, giunge al culmine il lungo cammino che dal 2009 ha visto crescere insieme uno stile a Venezia, tra il Maestro Chung, il Teatro La Fenice e Verdi. Regista sarà il britannico Adrian Noble, per molti anni direttore della Royal Shakespeare Company. Saranno due gli spettacoli di danza: La Dame aux Camélias del coreografo John Neumeier, balletto che prende ispirazione dalla stessa fonte letteraria della Traviata di Verdi, con la quale si celebreranno i cinquant’anni della fondazione dell’Hamburg Ballet; e poi Lac di Jean-Christoph Maillot dal Lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij con Les Ballets de Monte-Carlo, titolo programmato nella scorsa stagione, annullato a causa della pandemia. Tornando alla lirica, verrà reso omaggio a Bruno Maderna con un nuovo allestimento del suo Satyricon, nel cinquantesimo anniversario della prima rappresentazione assoluta e della morte del compositore, così come – nella Stagione Sinfonica – ricorderemo Luciano Berio, a vent’anni dalla scomparsa. Dal repertorio buffo sette-ottocentesco verranno proposti due titoli: un nuovo allestimento del Matrimonio segreto di Domenico Cimarosa e la ripresa del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini. Da lungo tempo assenti dal palcoscenico veneziano, torneranno due capolavori di Giuseppe Verdi: Ernani, prima opera verdiana delle cinque che videro la luce proprio a Venezia, sarà un nuovo allestimento coprodotto dalla Fenice con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia; I due Foscari, che chiuderà la Stagione, è invece frutto della collaborazione della Fenice con il Maggio Musicale Fiorentino. I due Foscari mancano alla Fenice dal 1977. La musica contemporanea, con due titoli entrambi destinati principalmente al pubblico delle scuole: Bach Haus di Michele Dall’Ongaro, realizzato in collaborazione con il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, e Acquaprofonda di Giovanni Sollima, un allestimento AsLiCo vincitore del prestigioso ‘Filippo Siebaneck’ al Premio Abbiati 2022, che vedrà la partecipazione dell’Orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como. Orfeo ed Euridice, titolo cruciale della riforma gluckiana, sarà presentato in un nuovo allestimento con la regia di Pier Luigi Pizzi e Ottavio Dantone alla direzione musicale: val la pena sottolineare come l’ultimo allestimento di quest’opera a Venezia risalga al 1995. In ambito barocco spicca la prima rappresentazione veneziana del Trionfo del tempo e del disinganno di Georg Friedrich Händel: la nuova creazione vedrà la regia del grande coreografo giapponese Saburo Teshigawara. Ma non solo. A cinque anni dal clamoroso successo in sala, sarà riproposto anche Orlando furioso di Antonio Vivaldi nell’allestimento firmato da Fabio Ceresa con la direzione musicale di Diego Fasolis: questo spettacolo, in scena per la prima volta nel 2018, pubblicato nel 2020 sul canale YouTube del Teatro La Fenice ha avuto oltre 620mila visualizzazioni. Altro grande ritorno è poi quello di Richard Wagner: del compositore tedesco verrà proposto Der fliegende Holländer (L’olandese volante) con nuovo allestimento, sotto la direzione musicale di Markus Stenz: anche quest’opera non si rappresentava a Venezia da oltre venticinque anni. Con un nuovo allestimento di Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni si rinnoverà la collaborazione della Fenice con l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Infine, dal grande repertorio degli allestimenti fenicei, La traviata di Giuseppe Verdi nella nostra ormai storica regia di Robert Carsen.

Attorno agli incontri con l’opera organizzati dagli Amici della Fenice in sala Apollinea Grande, aumenteranno incontri di approfondimento, che si terranno al di fuori del teatro con l’obiettivo di proseguire nel costante dialogo con la città e svolgere appieno la nostra missione di diffusione culturale all’interno del territorio.           

La Stagione Sinfonica si svolgerà a partire dal 3 dicembre 2022 fino al 4 novembre 2023, con direttori tra più attivi a livello mondiale, attesi ritorni e debutti, nella sala grande del Teatro La Fenice e al Teatro Malibran. L’apertura di Stagione sarà affidata a Myung-Whun Chung, che dirigerà la Quinta Sinfonia di Gustav Mahler, nel solco di una lunga linea progettuale ormai di molte stagioni, oltre ai Vesperae solennes de confessore per soli, coro e orchestra KV 339 di Wolfgang Amadeus Mozart che vedranno la partecipazione dei solisti Zuzana Marková, Marina Comparato, Antonio Poli e Alex Esposito. Il Maestro Chung tornerà a primavera per il concerto del Venerdì Santo, dirigendo lo Stabat Mater di Gioachino Rossini, con le voci soliste del soprano Carmela Remigio, del mezzosoprano Marina Comparato, del tenore Maxim Mironov e del basso Gianluca Buratto. Saliranno poi per la prima volta sul podio dell’Orchestra del Teatro La Fenice George Petrou; Jonathan Darlington che dirigerà il Concerto KV 466 di Mozart con il pianista solista Davide Ranaldi, vincitore del prestigioso Premio Venezia, e il Requiem di Fauré con il soprano Hilary Cronin e il baritono Armando Noguera; Louis Lortie, che recupera il concerto dello scorso anno cancellato per motivi di salute; e infine Min Chung, quest’ultimo alla testa della compagine ospite di questa stagione, vale a dire l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Ci saranno Asher Fisch, Charles Dutoit, Ton Koopman, Federico Guglielmo, con un programma barocco che prevede anche le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi; atteso il ritorno di Donato Renzetti, che dirigerà la Messa di Gloria di Puccini con voci soliste di Giorgio Berrugi, e Simone Del Savio; Hartmut Haenchen con un programma ‘tedesco’ dedicato a Schumann e Wagner; Robert Trevino che dirigerà la Pastorale di Beethoven e Also sprach Zarathustra di Richard Strauss; e poi ancora Alpesh Chauhan, Markus Stenz e Dennis Russell Davies. I programmi spazieranno dal barocco fino a Bruno Maderna. 

In occasione del suo concerto, al Maestro Dutoit sarà conferito il Premio una Vita per la Musica.

Torneranno anche in questa nuova Stagione, il Concerto di Natale nella Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre, con Marco Gemmani e la Cappella Marciana; il Concerto di Capodanno con la direzione musicale di Daniel Harding, solisti Federica Lombardi e Freddy De Tommaso, che sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1; e il concerto sinfonico in Piazza San Marco, in piena estate, con Juraj Valčuha che dirigerà la Nona Sinfonia di Beethoven.

Dopo l’estate annunceremo nel dettaglio una nuova iniziativa in collaborazione con la Diocesi di Venezia, una rassegna di musica sacra, che si svolgerà nella Chiesa di San Fantin da aprile a giugno 2023: sarà una breve serie di concerti partendo da Antonio Vivaldi, all’interno dell’edificio di culto recentemente restaurato, sviluppando il progetto già da anni in corso sul Prete Rosso.

In questi ultimi anni abbiamo sentito dal nostro pubblico nazionale e internazionale che la cultura non si può definire tale senza considerarne la funzione dell’impatto sociale. Questo significa pensare la programmazione aperta a tutti, nei nostri spazi di Fenice e Malibran, ma anche uscire da questi spazi e andare incontro alla gente. Continua quindi l’impegno della Fenice, con iniziative specifiche promosse nell’ambito della programmazione Educational destinate a bambini, ragazzi, famiglie e under35, molto spesso realizzate e rese possibili grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni di settore, fortemente sostenute e ammirate dal Teatro veneziano.

A maggio 2023 il Coro del Teatro La Fenice si esibirà al Teatro alla Scala di Milano, sotto la direzione musicale di Riccardo Chailly, nell’esecuzione dell’Ottava Sinfonia di Gustav Mahler.

STAGIONE LIRICA E BALLETTO 2022-2023

La Stagione inaugurerà con Falstaff di Giuseppe Verdi. Ultimo capolavoro del maestro di Busseto, considerato un capolavoro dell’opera comica. Tratta da William Shakespeare, in particolare dalla commedia The merry Wives of Windsor e dal dramma The History of Henry the Fourth, è una commedia lirica in tre atti frutto della collaborazione con Arrigo Boito, con il quale Verdi aveva collaborato sei anni prima per Otello. Falstaff debuttò al Teatro alla Scala di Milano il 9 febbraio 1893, riscuotendo un successo trionfale. In linea di continuità con gli altri titoli verdiani presentati nelle passate stagioni, il nuovo allestimento di Falstaff sarà diretto dall’autorevole bacchetta di Myung-Whun Chung; la regia porterà la firma di Adrian Noble, regista britannico acclamato interprete dell’opera shakespeariana; nel suo team lo scenografo Dick Bird, la costumista Clancy e illight designer Jean Kalman. Ne saranno protagonisti Nicola Alaimo, Renée Barbera, Selene Zanetti, Vladimir Stoyanov, con Sara Mingardo e Veronica Simeoni. Falstaff sarà in scena al Teatro La Fenice il 18, 20, 22, 24 e 26 novembre 2022.

Con il nuovo anno tornerà l’appuntamento con la grande danza: la Fenice ospiterà infatti La Dame aux Camélias (La signora delle camelie), capolavoro della coreografia contemporanea a opera di John Neumeier. Ispirato al celeberrimo romanzo di Alexandre Dumas figlio, la cui vicenda è stata fonte letteraria della Traviata di Giuseppe Verdi, il balletto sviluppa in tre atti sulle musiche di Fryderyk Chopin, e testimonia la sensibilità poetica di Neumeier, coreografo di riferimento e straordinario innovatore del genere del balletto drammatico. Lo spettacolo, creato nel 1978 da John Neumeier per il Balletto di Stoccarda, sarà interpretato a Venezia dall’Hamburg Ballet, la compagnia diretta da Neumeier che festeggia quest’anno i cinquant’anni dalla sua fondazione, e con la musica dal vivo eseguita dall’Orchestra del Teatro La Fenice sotto la direzione musicale di Markus Lehtinen. Sarà in scena al Teatro La Fenice il 18, 19, 20, 21 e 22 gennaio 2023.

Compie cinquant’anni Satyricon di Bruno Maderna: l’opera in un atto, tratta dal romanzo latino omonimo di Petronio, sarà proposta dalla Fenice per ricordare il grande compositore veneziano, del quale ricorrono anche i cinquant’anni dalla morte. Opera buffa, venata di una forte componente sarcastica, Satyricon ruota attorno all’episodio cardine del libro di Petronio, la cena di Trimalcione, personaggio dalla ostentata volgarità che simboleggia la profonda crisi di valori del mondo contemporaneo. Rappresentata per la prima volta al Festival d’Olanda di Scheveningen, il 16 marzo 1973, l’opera sarà proposta per la prima volta al Teatro La Fenice, dopo l’unica rappresentazione veneziana che si svolse nel 1998 al Teatro Goldoni. La direzione musicale sarà affidata ad Alessandro Cappelletto mentre la regia sarà di Francesco Bortolozzo, che si avvarrà delle scene di scene Andrea Fiduccia, dei costumi di Marta del Fabbro e del light design di Fabio Barettin. Nel cast Marcello Nardis, Manuela Custer e Christopher Lemmings. Satyricon sarà in scena al Teatro Malibran il 25, 26, 27, 28 e 29 gennaio 2023.

Dal repertorio comico settecentesco andrà in scena Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, uno dei pochissimi titoli rimasti stabili in repertorio dai tempi dell’esordio a oggi. Dramma giocoso per musica in due atti, su libretto di Giovanni Bertati, poeta tra l’altro nato a Martellago e molto attivo a Venezia, l’opera debuttò al Burgtheater di Vienna il 7 febbraio 1792, cogliendo subito quel successo che non è mai venuto a mancare nei repertori dei teatri lirici i tutto il mondo. Il matrimonio segreto andrà in scena in un nuovo allestimento diretto da Alvise Casellati, con la regia di Luca De Fusco, scene e costumi di scene e costumi Marta Crisolini Malatesta e light design di Gigi Saccomandi. Tra gli interpreti Juan Francisco Gatell, Lucrezia Drei, Martina Belli e Omar Montanari. Cinque le recite in programma al Teatro la Fenice: il 10, 12, 14, 16, 18 febbraio 2023; e in occasione della replica che cade nel giorno di San Valentino, al termine dello spettacolo è previsto un cocktail con dj set alle Sale Apollinee.

Ernanifu la prima delle cinque commissioni della Fenice a Giuseppe Verdi, oltre ad essere stato il primo ingaggio del bussetano – in quel momento considerato l’astro nascente del melodramma italiano – per un teatro diverso dalla Scala di Milano. Non solo, all’Ernani e alla commissione veneziana si deve anche l’incontro del compositore con il poeta muranese Francesco Maria Piave, all’epoca alle prime prove come versificatore. Opera in quattro atti tratta dall’Hernanidi Victor Hugo, debuttò il 9 marzo 1844 con esito molto felice. Verrà ora proposta in un nuovo allestimento realizzato dalla Fenice in coproduzione con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia, con la regia Andrea Bernard, le scene di Alberto Beltrame, i costumi di Elena Beccaro e le luci di Marco Alba, e con la direzione musicale di Riccardo Frizza. Nel cast Anastasia Bartoli, Piero Pretti, Michele Pertusi ed Ernesto Petti. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro La Fenice il 16, 19, 22, 25, 28 marzo 2023.

Titolo cruciale nella storia dell’opera, Orfeo ed Euridice è l’opera con la quale Christoph Willibald Gluck, insieme al librettista Ranieri de’ Calzabigi, diede avvio alla stagione della riforma dell’opera seria. Composta intorno al mito di Orfeo come ‘azione teatrale’, con cori e danze, fu rappresentata per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 5 ottobre 1762. L’opera sarà presentata in un nuovo allestimento affidato a due grandi maestri del teatro musicale italiano: Pier Luigi Pizzi per regia, scene e costumi e Ottavio Dantone per la direzione musicale, interpreti saranno Cecilia Molinari, Mary Bevan e Silvia Frigato. Sarà in scena al Teatro La Fenice, a ventott’anni dall’ultima rappresentazione veneziana, il 28, 30 aprile, 2, 4 e 6 maggio 2023. 

Ancora nell’ambito del cartellone di balletto, si annuncia il ritorno a Venezia di una delle compagnie più apprezzate della scena internazionale: dopo il Romeo e Giulietta presentato nel 2019, Les Ballets de Monte-Carlo calcheranno di nuovo il palcoscenico della Fenice con Lac, una rilettura del Lago dei cigni del coreografo Jean-Christophe Maillot. Basata su una drammaturgia ideata da Maillot insieme allo scrittore Jean Rouaud, su musiche originali di Čajkovskij con aggiunte di Bertrand Maillot che saranno eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Nicolas Brochot, la coreografia fonde balletto classico e danza moderna dando vita a uno spettacolo drammatico e sensuale, attraversato dall’inizio alla fine da una intrigante tensione. Il balletto, che ha debuttato il 27 dicembre 2011 al Grimaldi Forum di Monaco, era stato programmato nella scorsa stagione e poi annullato per la pandemia. Sarà in scena al Teatro La Fenice il 17, 18, 19, 20 e 21 maggio 2023.

Mai rappresentato prima a Venezia, Il trionfo del tempo e del disinganno di Georg Friedrich Händel approda finalmente sul palcoscenico veneziano. Composto per la prima volta nel 1707 su libretto del cardinale Benedetto Pamphilj, poi rivisitato due volte a distanza di molti anni, nel 1737 e 1757, il primo lavoro oratoriale del compositore tedesco si configura come una precisa allegoria con quattro protagonisti, Bellezza, Piacere, Tempo e Disinganno, una sorta di manifesto di austerità che porta l’eco della Controriforma. L’opera andrà in scena in un nuovo allestimento affidato per la parte musicale a uno specialista del repertorio quale è Andrea Marcon – tra gli interpreti Giuseppina Bridelli, Krystian Adam e Valeria Girardello – e con regia scene, costumi e coreografie del giapponese Saburo Teshigawara. Cinque le repliche in programma al Teatro Malibran: il 25, 28, 30 maggio, 1 e 3 giugno 2023.

Torna protagonista Richard Wagner, autore poco frequentato nei cartelloni lirici fenicei degli ultimi decenni. Del compositore tedesco verrà proposto Der fliegende Holländer(L’olandese volante), quella che unanimemente è considerata la prima opera matura del musicista di Lipsia, la sua prima drastica presa di distanza dall’opera convenzionale. Basata sulla leggenda nordica del vascello fantasma, costretto a non morire e navigare per sempre senza meta fino a che non incontrerà una donna fedele che gli restituisca la pace, l’opera romantica, composta su libretto dello stesso musicista, debuttò al Königlich Sächsisches Hoftheater di Dresda il 2 gennaio 1843. Verrà ora proposta in un nuovo allestimento sotto la direzione musicale di Markus Stenz e con la regia di Marcin Lakomicki. Interpreti Franz-Josef Selig, Anja Kampe, Toby Spence e Samuel Youn. Sarà in scena al Teatro La Fenice il 22, 25, 28 giugno, 1 e 4 luglio 2023.

Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, capolavoro dell’opera verista, torna in scena sul palcoscenico veneziano per rinnovare la collaborazione della Fenice con l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Melodramma in un atto su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dall’omonima novella di Giovanni Verga, andò in scena per la prima volta il 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma ottenendo ovazioni trionfali, le stesse che ancora oggi riscuote nei teatri di tutto il mondo. Sarà proposto in un inedito allestimento con la regia di Italo Nunziata e con la direzione musicale di Donato Renzetti, alla guida di un cast con Silvia Beltrami, Jean-François Borras e Dalibor Janis. Cavalleria rusticana sarà in scena il 25, 27, 29, 31 agosto e 3 settembre 2023.

Sul fronte della musica barocca, cui da diversi anni la programmazione lirica fenicea dedica un’attenzione specifica, continua l’affondo nella riscoperta del Vivaldi operistico: dopo Dorilla in Tempe (2019), Farnace (2021) e la più recente Griselda (2022), sarà riproposto l’Orlando furioso di Antonio Vivaldi, nell’allestimento firmato dal regista Fabio Ceresa, con Diego Fasolis alla direzione musicale, con Sonia Prina, Lucia Cirillo e Luca Tittoto tra i protagonisti. Si tratta dello spettacolo che andò in scena per la prima volta nel 2018, e che poi, in piena pandemia, nel 2020, fu pubblicato sul canale YouTube del Teatro La Fenice riscuotendo un grandioso successo web, arrivando a contare oltre 620mila visualizzazioni. Dramma per musica su libretto di Grazio Braccioli dal capolavoro di Ludovico Ariosto, Orlando furioso fu rappresentato per la prima volta proprio a Venezia, nel Teatro di Sant’Arcangelo, nell’autunno del 1727. Orlando furioso sarà in scena al Teatro Malibran nei giorni 23, 26, 28 settembre, 1 ottobre 2023.

Chiuderà il cartellone lirico I due Foscari di Giuseppe Verdi, un altro titolo da tempo atteso sul palcoscenico veneziano, se si considera che l’ultima messinscena risale al 1977. L’opera debuttò al Teatro Argentina di Roma il 3 novembre 1844: tragedia lirica in tre atti, su libretto di Francesco Maria Piave tratto dall’omonimo dramma di Lord Byron, l’opera è ambientata nella Venezia dei dogi del 1457 e rappresenta meglio di ogni altra la tinta tragica del genio verdiano. Verrà proposta in un allestimento della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con la regia di Grisha Asagaroff, e con Sebastiano Rolli alla direzione musicale. Il cast vede Luca Salsi, Francesco Meli e Anastasia Bartoli. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro La Fenice il 6, 8, 10, 12 e 14 ottobre 2023.

Nell’ambito della programmazione Education dedicata al pubblico delle scuole, dei giovani e delle famiglie, andranno in scena due titoli contemporanei di grande presa sugli spettatori di tutte le età, mai rappresentati a Venezia. Bach Haus, opera in un atto su libretto di Vincenzo De Vivo con musiche di Michele Dall’Ongaro, è una sorta di divertissement che rievoca la famiglia di Bach con i suoi tanti talenti musicali a cui un ‘impresario in angustie’ chiede la composizione di un’opera lirica, che però mai verrà composta. L’opera, che ha debuttato al Teatro Nazionale di Roma nel 2000, verrà proposta in un allestimento inedito con la partecipazione dell’Orchestra del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Tre le repliche al Teatro Malibran: il 16, 17 e 18 marzo 2022. 

Altra novità per Venezia sarà Acquaprofonda di Giovanni Sollima, opera ‘civica’ contemporanea per tutte le età, vincitrice del Filippo Siebaneck al Premio Abbiati 2022. Su libretto di Giancarlo De Cataldo, l’opera ritrae con grande originalità uno dei temi più rilevanti del nostro tempo, l’inquinamento delle acque, e sarà proposta nell’allestimento AsLiCo con la regia di Luis Ernesto Doñas, e con l’Orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como diretta da Riccardo Bisatti. A pochi mesi dal debutto romano del dicembre 2021, Acquaprofonda sarà in scena al Teatro Malibran il 27, 28, 29 aprile 2023.

Torneranno in scena inoltre gli applauditissimi allestimenti del repertorio feniceo, con la ripresa di due titoli tra i più amati dagli appassionati. Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossinisarà riproposto nello spettacolo con la regia di Bepi Morassi e scene e costumi di Lauro Crisman, con Renato Palumbo alla direzione musicale e alla guida di un cast composto per i ruoli principali da Chiara Amarù, Antonino Siragusa, Alessandro Luongo e Marco Filippo Romano. Cinque le recite in agenda: l’11, 15, 17, 19 e 21 febbraio 2023; a questo titolo è legato anche il carnevale di Venezia e per festeggiare la festa veneziana per eccellenza al termine della recita di domenica 19 febbraio è previsto un cocktail con dj set alle Sale Apollinee. La traviata, dalla trilogia popolare di Giuseppe Verdi, vedrà l’ormai leggendario allestimento del regista Robert Carsen che inaugurò la Fenice restaurata, con la direzione di Stefano Ranzani e tra gli interpreti, Rosa Feola e Claudia Pavone in alternanza nel ruolo di Violetta, Piero Pretti e Antonio Poli in quello di Alfredo, Gabriele Viviani e Luca Grassi per il ruolo di Germont. Ben dieci le recite previste: il 10, 12, 14, 17, 20, 22 e 24 settembre, 7, 11, 13 ottobre 2023.

Martina Moretti

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