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La Scala scommette su Šostakovič: Sara Jakubiak protagonista della Lady Macbeth che inaugurerà la stagione 2025/2026

Un annuncio destinato a segnare le prossime stagioni liriche e a creare un’attesa febbrile tra gli appassionati. Il Teatro alla Scala ha scelto la sua protagonista per l’inaugurazione della stagione 2025/2026: sarà il soprano statunitense Sara Jakubiak a vestire i panni di Katerina Ismailova in *Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk* di Dmitrij Šostakovič.

La notizia, diffusa dal nuovo management della comunicazione dell’artista, Skill&Music, non è di poco conto e delinea una scelta artistica di grande coraggio e coerenza da parte del teatro milanese. Abbandonare, per un 7 dicembre, i sentieri più battuti del grande repertorio italiano per addentrarsi nelle complesse e brutali atmosfere di Šostakovič è un segnale potente. E la scelta dell’interprete principale ne è la conferma più evidente.

Sara Jakubiak non è un nome casuale. Negli ultimi anni si è imposta sui palcoscenici internazionali come una delle voci più autorevoli e magnetiche per il repertorio tardo-romantico e del XX secolo, in particolare quello tedesco e slavo. Le sue interpretazioni delle eroine di Strauss (da Salome a Chrysothemis in *Elektra*), di Janáček (Jenůfa, Kát’a Kabanová) e di Korngold (Marietta in *Die tote Stadt*) hanno rivelato una tempra vocale d’acciaio, unita a un’intelligenza scenica e a una capacità di introspezione psicologica fuori dal comune. Caratteristiche, queste, non solo desiderabili ma assolutamente necessarie per affrontare un ruolo-monstre come quello di Katerina.

*Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk* è un’opera che vive e muore sulla sua protagonista. Lontana da una concezione manichea del bene e del male, Katerina è una figura tragica, una donna schiacciata dalla noia provinciale e da una società patriarcale oppressiva, la cui sete di vita e di amore la spinge verso un abisso di violenza e disperazione. L’opera, che scatenò le ire di Stalin e la celebre condanna sulla Pravda con l’articolo “Caos invece di musica”, richiede una resistenza vocale titanica per superare un’orchestrazione torrenziale e una profondità attoriale capace di rendere ogni sfumatura di questa antieroina moderna.

Affidare questo compito a Sara Jakubiak significa puntare su un’artista che ha già dimostrato di possedere il fuoco, la tecnica e la sensibilità per dominare partiture di simile complessità. L’appuntamento del 7 dicembre 2025 si preannuncia dunque non solo come un evento mondano, ma come un’occasione musicale di altissimo profilo, una vera e propria scommessa artistica su un capolavoro del Novecento e sulla sua interprete ideale. L’attesa è ufficialmente iniziata.

Martina Moretti

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