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Mariotti e Taverna in concerto all’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia 14-16 aprile

Due nuovi debutti all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: giovedì 14 aprile (repliche venerdì 15 ore 20.30 e sabato 16 aprile ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone-Sala Santa Cecilia) saliranno sul palcoscenico Michele Mariotti e il pianista Alessandro Taverna. Biglietti da €19 a €52.

Tra i più interessanti direttori della sua generazione, Mariotti è stato definito dal quotidiano La Stampa “l’erede della tradizione direttoriale italiana”.  Dal 2008 al 2015 è stato dapprima Direttore Principale e poi, fino al 2018. Direttore Musicale del Comunale di Bologna, e attualmente è Direttore Musicale dell’Opera di Roma. L’Associazione Nazionale Italiana Critici Musicali nel 2016 gli ha assegnato il Premio Abbiati come Miglior direttore.

Insieme a lui si esibirà Alessandro Taverna, affermatosi a livello internazionale nel 2009 con la vittoria del Concorso pianistico di Leeds. Aprirà il concerto l’Ouverture su temi ebraici di Prokof’ev: nel marzo del 1918 il compositore abbandonò la Russia per trasferirsi negli Stati Uniti, dove poco più di un anno dopo incontrò l’Ensemble Zimro, a New York. “Era composto da un quartetto – ricordò il compositore –, un clarinettista e un pianista. Mi pregarono di scrivere un’Ouverture per sei strumenti, e mi consegnarono un taccuino nel quale erano stati annotati alcuni temi ebraici. Una sera scelsi alcune belle melodie e iniziai ad improvvisare al pianoforte. Il giorno seguenti elaborai i temi, e la sera l’Ouverture era terminata. […] Ebbe un certo successo”.

Probabilmente fu tale successo a indurlo ad approntare nel 1934 una versione per orchestra, che anche grazie al primo tema vivace e festoso affidato al clarinetto e al “sapore” klezmer (il genere musicale delle comunità ebraiche, definito da Šostakovič “una risata fra le lacrime”), continua ad avvincere il pubblico. A seguire, il pianista Alessandro Taverna eseguirà il Concerto per pianoforte di Britten, eseguito la prima volta il 18 agosto del 1938 alla Queen’s Hall di Londra, strutturato in quattro movimenti e assente dai cartelloni ceciliani esattamente da trent’anni; nell’ultimo, March, il compositore sfruttò “alcune rilevanti caratteristiche del pianoforte quali, ad esempio, la sua immensa estensione, la sua qualità percussiva, l’attitudine figurativa”.

Dopo l’intervallo, risuonerà invece la Seconda Sinfonia “Piccola Russia”, composta da Čajkovskij nel 1872 durante un soggiorno nella campagna ucraina, nella quale echeggiano diversi canti popolari russi, come nel primo movimento, dominato da una accorata melodia del corno basata su una variante della canzone popolare ucraina La nostra madre Volga, e nell’ultimo che cita il tema della canzone popolare ucraina La gru, carico di un brioso ritmo danzante.

Programma:

Prokof’ev Ouverture su temi ebraici

Britten Concerto per pianoforte

Čajkovskij Sinfonia n. 2 “Piccola Russia”

Martina Moretti

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