Dramma potentissimo e rivoluzionario che si scontrò con la censura dell’epoca, Rigoletto è il capolavoro che consacrò la maturità di Verdi e inaugurò la cosiddetta ‘trilogia popolare’ con Trovatore e Traviata ∙ L’opera, sempre amata da pubblico e critica, torna al Filarmonico nell’allestimento di Bernard e Alessandro Camera ripreso da Yamal das Irmich, con giovani voci internazionali di primo piano e Orchestra e Coro areniani diretti da Francesco Ommassini.
Storia romantica e cupa dall’inedito spessore psicologico, di affetti feriti e stravolti, di amore, onore e vendetta, Rigoletto sconvolse letteralmente il suo tempo. Col fido librettista Piave, Giuseppe Verdi fu costretto a mutare l’originale ambientazione di Le Rois s’amuse di Victor Hugo dal Regno di Francia al coevo Ducato di Mantova ma mantenendo inalterata la carica dirompente dei personaggi e delle loro relazioni: uno sprezzante uomo di potere, incallito seduttore; il suo buffone di corte; sua figlia, fanciulla innamorata, sedotta e abbandonata dal Duca; un assassino, una prostituta; cortigiani pettegoli, cinici e violenti; una maledizione ripetuta e ossessiva. Ma Rigoletto è anche la summa del progresso artistico di Verdi, che uscì dall’intensa routine degli “anni di galera” e dalle forme convenzionali dell’opera per piegarle alle esigenze del dramma, con una rilevanza inusuale per i duetti ed un protagonista che è quasi sempre in scena pur senza cantare un’aria tradizionale: una figura inedita dalla metaforica deformità, complessa e titanica, che unisce il padre amorevole e attento all’uomo in grado di pagare l’assassinio del proprio signore e padrone.
Il mondo creato da Arnaud Bernard e Alessandro Camera è uno spazio ligneo e meta-teatrale che evoca lo sfarzo della Mantova dei Gonzaga e l’umanesimo rinascimentale con forti rimandi all’arte pittorica del ‘500, fra città ideali, biblioteche e moli sul Mincio che subiscono tempeste atmosferiche e insieme letterarie, sempre nel rispetto della drammaturgia verdiana.
In questo spazio si muovono i giovani artisti della produzione in scena al Teatro Filarmonico, molti dei quali al proprio esordio sul palcoscenico veronese, come il baritono Luca Micheletti, acclamato talento proveniente dalla prosa e spesso anche regista, già premio Ubu e Pirandello, da poco insignito del premio per il miglior spettacolo musicale in Giappone come protagonista di Macbeth diretto da Riccardo Muti. Precedentemente impegnata nell’autunno sinfonico 2019 e nell’apprezzata produzione di Dido and Aeneas, debutta in scena come Gilda, amatissima figlia di Rigoletto, il soprano Eleonora Bellocci. A sedurla è il tenore Ivan Magrì nei panni del Duca di Mantova, ruolo appena affrontato con i complessi artistici areniani nella tournée omanita. Esordisce anche il richiesto basso Gianluca Buratto come assassino Sparafucile, mentre la di lui sorella Maddalena, complice di malaffare, è l’affascinante mezzosoprano russo Anastasia Boldyreva. Completano il cast la custode Giovanna di Agostina Smimmero, il Conte di Monterone di Davide Giangregorio, i cortigiani Marullo e Borsa di Nicolò Ceriani e Filippo Adami, i Conti di Ceprano Alessandro Abis e Francesca Maionchi, l’usciere di corte di Nicolò Rigano e come paggio Cecilia Rizzetto.
A dirigere l’Orchestra della Fondazione Arena e il Coro preparato dal maestro Ulisse Trabacchin è Francesco Ommassini, recentemente applaudito nella nuova produzione veronese di Così fan tutte lo scorso autunno. Rigoletto, secondo dei sei appuntamenti della Stagione Lirica 2022, debutta domenica 27 febbraio (alle 15.30) e replica mercoledì 2 marzo (alle 19), venerdì 4 marzo (alle 20) e domenica 6 marzo (alle 15.30).
Per legge, l’accesso agli spettacoli è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione o guarigione, “Green Pass rafforzato”. Inoltre viene introdotto l’obbligo di mascherina Ffp2 in cinema, teatri, eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto (mezzi pubblici locali compresi). Per info: https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico/info-covid
Con la Stagione Lirica 2022, finalmente riprendono ad ampio respiro le iniziative di Arena Young, rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. Sono disponibili posti venerdì 26 febbraio alle 16 per l’anteprima giovanidi Rigoletto, al prezzo speciale di € 5 a biglietto.
È confermato anche il Ritorno a teatro: un percorso di avvicinamento all’opera e alla musica sinfonica proposto dalla Fondazione Arena di Verona. Il mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni in cartellone per la Stagione Artistica 2022 al Teatro Filarmonico, con l’opportunità di partecipare ad un Preludio un’ora prima dello spettacolo: un momento di approccio alla trama, ai personaggi e al linguaggio del teatro in musica, che avrà luogo nella prestigiosa Sala Maffeiana. Per Rigoletto è possibile partecipare al Preludio mercoledì 2 marzo alle 18 e venerdì 4 marzo alle 19.
Informazioni e prenotazioni: Ufficio Formazione scuola@arenadiverona.it – tel 045 8051933.