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Stefano Poda firma il nuovo allestimento di “Aida” per il 100° arena di Verona Opera Festival 2023

Il 16 e 17 giugno inaugurerà il 100° Arena di Verona Opera Festival 2023

Stefano Poda firma regia, scene e costumi di AIDA

La prima sarà trasmessa in mondovisione Rai con Anna Netrebko e Yusif Eyvazov

Aida è da sempre l’opera regina dell’Anfiteatro, la più rappresentata, la

più amata: fu la scelta del tenore Giovanni Zenatello nel 1913 per celebrare

i cent’anni della nascita di Verdi con il suo titolo che meglio coniugasse

grande musica, avvincente dramma intimista e scene spettacolari.

Tutto è iniziato con quella prima leggendaria stagione: oggi, alle soglie del

Festival areniano numero 100, Aida torna con tutta la potenza del genio

immortale di Verdi in uno spettacolo completamente nuovo.

A disegnarne regia, scene e costumi è Stefano Poda, artista poliedrico che

da oltre vent’anni realizza curatissime produzioni in teatri di tutto il

mondo, documentate anche da diverse registrazioni video. Poda fa il suo

esordio all’Arena di Verona con il titolo d’apertura del 100° Opera Festival

2023, che vedrà una duplice “prima” nelle serate di venerdì 16 e sabato 17

giugno: «La storia di Aida è quella di un mondo in guerra – dichiara Poda,

che ha concepito uno spettacolo interdisciplinare universale, che vuole

parlare a tutti – una guerra che divide in nemici mortali due popoli

fratelli e vicini. Ma la stessa opera finisce in un sussurro di pace: Un

viaggio dantesco, da un inizio infernale ad un finale di visione celeste».

Come preannunciato negli ultimi mesi, l’inaugurazione riserverà altre

sorprese di assoluto interesse, a cominciare dai protagonisti: Aida sarà il

soprano Anna Netrebko e Radamès il tenore Yusif Eyvazov, “coppia d’oro”

dell’Opera in scena e nella vita, artisti di primo piano internazionale e

amici dell’Arena di Verona, presenza costante del Festival anche nel

difficile biennio 2020-2021, interpreti di riferimento nei rispettivi ruoli

verdiani.

Radamès è stato il biglietto da visita di Eyvazov sin dal suo

esordio in Anfiteatro: la sua interpretazione lo rende oggi uno degli

artisti di riferimento a livello mondiale in quello che è uno dei ruoli più

impegnativi di Verdi. Selezionatissime sono state le volte di Anna Netrebko

in Aida, debuttata nientemeno che a Salisburgo con Riccardo Muti: “storica”,

“insuperabile”, “da manuale”, “magistrale”, “un’interpretazione che resterà

nella memoria”, sono solo alcune delle definizioni della critica

all’indomani delle sue presenze areniane come Aida che “nessuna ha mai

recitato così”, nel tripudio di un pubblico conquistato fino alla standing

ovation finale.

Inoltre, grazie alla collaborazione con Arena di Verona srl e Rai Cultura e

all’importante lavoro svolto negli ultimi anni da Gianmarco Mazzi, la serata

inaugurale del 16 giugno sarà trasmessa in diretta in mondovisione Rai.

«Si tratta del coronamento di un lungo lavoro – conclude Cecilia Gasdia,

Sovrintendente e Direttore Artistico di Fondazione Arena – dopo gli sforzi

del risanamento e il biennio pandemico. Anche nei momenti più difficili,

l’Arena di Verona è rimasta un punto di riferimento per l’Arte del Canto

Lirico italiano, ora candidata all’iscrizione nella lista UNESCO del

Patrimonio Immateriale dell’Umanità, fonte di ispirazione, intrattenimento,

motore dell’economia e del turismo. Un successo possibile grazie a tutti i

lavoratori della Fondazione, al Consiglio d’Indirizzo, alle Istituzioni e

alle forze congiunte dei mecenati delle 67 Colonne per l’Arena di Verona,

progetto giunto alla terza edizione, di partner e sponsor. A loro va tutta

la nostra gratitudine».

Grande è l’attesa per la stagione numero 100 del Festival areniano e molti

sono i dettagli ancora da svelare per l’appuntamento che ogni anno richiama

una platea di spettatori provenienti da ogni parte del mondo, risorsa per la

città e per il territorio, grazi all’indotto generato ogni anno stimato in

oltre 500 milioni di euro secondo recenti studi universitari.

Il programma è già noto e in vendita dallo scorso giugno e rappresenta uno

sforzo artistico e produttivo senza precedenti: il 100° Arena di Verona

Opera Festival 2023 conterà fino al 9 settembre 50 imperdibili sere in cui

si alterneranno per la prima volta ben 8 titoli d’opera, 4 serate di gala e

un concerto straordinario con Orchestra e Coro del Teatro alla Scala.

Martina Moretti

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